Come cambia il sonno con l’età?

È vero, in genere da bambini si dorme molto mentre, man mano che ci addentriamo nell’età adulta, si tende a dormire sempre meno.

Come cambia il sonno con l’età?

Però è anche sì vero che ognuno di noi è un caso a sé, un universo unico e originale. Già, anche per quanto riguarda il sonno!

L’importanza del dormire

Per stare bene, sentirsi in salute e ritemprare spirito e fisico, abbiamo tutti bisogno di dormire. Sebbene i più esperti ci consigliano un certo numero di ore di sonno a seconda dell’età, non esiste una regola universale valida per tutti.

Basti pensare che per alcuni, le canoniche 8 ore di sonno non sono abbastanza per presentarsi a lavoro efficienti, mentre per altri ne occorrono appena 5 o 6 per essere pimpanti e di bell’aspetto. Tuttavia, al di là delle caratteristiche personali, è universalmente vero che, ahimè, più l’età avanza e meno si ha bisogno di dormire.

Da piccoli si dorme tanto…

Nei primi mesi di vita i bambini possono trascorrere anche 3/4 della giornata dormendo ma crescendo, il tempo dedicato al riposo diminuisce sempre più. Infatti, se fino all’età di 4 anni i bambini arrivano a dormire 12 ore al giorno, durante il periodo dello sviluppo le ore di sonno scendono a 10.

Ma crescendo si dorme meno!

È a partire dai 25 anni che in genere iniziamo a percepire che il nostro sonno sta cambiando e, successivamente, intorno ai 35 anni di età si riduce drasticamente. Tutto ciò è dovuto al fatto che la produzione dell’ormone della crescita che viene stimolata proprio dal sonno, non è più necessaria. E c’è di più!

Superata la soglia dei 50 anni, si “perdono” circa 27 minuti di sonno ogni 10 anni. Tuttavia, diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato che, per le persone che mantengono uno stile di vita attivo e sano anche dopo gli “anta”, la durata del sonno rimane pressoché invariata.

Ecco come calcolare la giusta durata del tuo riposo!

È davvero facile riuscire a comprendere quante sono le ore di riposo che il nostro corpo necessità. Ecco come fare!

  1. Per 5 giorni consecutivi, imposta la tua sveglia mattutina sempre alla stessa ora.
  2. Ogni mattina prendi nota di quanto ti senti stanco, indicandolo su una scala da 1 (poco) a 5 (moltissimo).
  3. Se al termine dei 5 giorni la tua media sarà superiore a 3, allora sarà opportuno anticipare di mezz’ora il momento di mettersi a nanna.

Qualità oltre che quantità

Oltre alle caratteristiche personali, è anche e soprattutto la qualità del sonno che ci concediamo a determinare come ci alzeremo al mattino. È per questo che diventa di fondamentale importanza scegliere il giusto materasso, cuscino e rete. E tu quanto dormi?

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