Ortosonnia: cos’è e come ritrovare un sonno sereno e naturale!
Negli ultimi anni si presta sempre più attenzione alla qualità del sonno, alle routine serali perfette e ai dispositivi che promettono di analizzare ogni dettaglio del riposo.
Un’attenzione in sé positiva, che però in alcuni casi rischia di trasformarsi in una vera ossessione: l’ortosonnia.
Il controllo costante del sonno
L’ortosonnia è una tendenza a monitorare ogni aspetto del sonno, ad affidarsi totalmente ai dati raccolti da strumenti di sleep tracking: durata del riposo, livello di sonno profondo, battito cardiaco e persino i micro-risvegli.
Quali sono le conseguenze?
Si potrebbe pensare che un controllo del sonno ci permetta di migliorarlo giorno dopo giorno, ma spesso accade il contrario. L’attenzione costante ai dati crea aspettative irrealistiche e la sensazione di dover raggiungere un riposo impeccabile. Questa pressione si trasforma facilmente in ansia, rendendo il momento di andare a letto più teso e meno naturale.
Il risultato è un sonno che perde la sua capacità di rigenerare davvero e, con il tempo, si riduce anche la capacità di ascoltare il proprio corpo, affidandosi più ai numeri che alle sensazioni reali.
4 step da seguire per stare meglio
Bastano pochi giorni e piccoli passi per lasciare un’abitudine e crearne una più sana! Ecco cosa puoi fare per vivere meglio la fase del riposo:
- Ascolta il tuo corpo e come ti senti al risveglio, non affidarti agli strumenti di sleep tracking, ma usali come spunti di riflessione.
- Crea una routine rilassante prima di coricarti.
- Riduci l’uso di dispositivi digitali.
- Scegli un sistema letto adatto al tuo corpo: il materasso giusto e una rete letto adeguata favoriscono la corretta postura e un riposo più efficace.
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