Cosa succederebbe al nostro corpo se smettessimo di dormire?
Nel 1965 Randy Gardner, un giovane studente californiano di appena 17 anni, decise di effettuare un esperimento: rimanere sveglio il più a lungo possibile.
La sua pericolosa avventura durò ben 264 ore, o meglio 11 giorni! Ma quali furono le scoperte e le conseguenze di questo esperimento?
Un Guinness dei primati imbattibile!
Randy Gardner non fu l’unico a tentare l’impresa, infatti pochi anni fa Tony Wright disse di aver superato le 264 ore ma i giudici decisero di non registrare più questo particolare Guinness proprio per scoraggiare altri futuri emulatori.
La mancanza di sonno può provocare gravi conseguenze al nostro organismo spesso in maniera definitiva!
Come andò l’esperimento di Gardner?
Randy era molto giovane all’epoca e godeva di ottima salute, fortunatamente per lui l’esperimento non ebbe conseguenze a lungo termine.
Ma cosa successe al suo corpo durante le lunghe 264 ore di veglia?
Il secondo giorno…
…la sua concentrazione cominciò a diminuire.
Qualche ora dopo…
…cominciò a perdere la capacità di identificare gli oggetti intorno a lui, anche al tatto!
Il terzo giorno…
…arrivò malumore e disorientamento.
Gli ultimi giorni…
…perse del tutto la capacità di concentrazione, non ricordava fatti avvenuti pochi minuti prima ed oggetti e persone viste poco prima per concludere con l’arrivo di paranoia e allucinazioni.
Meglio non correre certi rischi!
Non serve rimanere svegli per 11 giorni, se l’insonnia diventa cronica può causare seri problemi al nostro organismo. Il riposo notturno è necessario al nostro organismo per rigenerarsi.
Per questo motivo è importante risposare bene su un sistema letto di qualità che rispetti le nostre caratteristiche fisiche.
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