Co-sleeping: un beneficio per il sonno del bambino?

Per i neo genitori, garantire a tutti i componenti della famiglia un sonno ristoratore diventa la priorità assoluta.

Co-sleeping: un beneficio per il sonno del bambino?

Se ami condividere questo momento di riposo con il tuo bambino, puoi scegliere diversi modi per farlo. Scopriamoli insieme!

Il sano riposo, soprattutto per una neo-mamma, è estremamente importante per recuperare le forze e il benessere completo. Ma come preservarlo anche durante i primi mesi di vita del bambino? Il co-sleeping può essere la risposta che cercavi!

Co-sleeping o bed sharing? Ecco le differenze!

Spesso si confonde il co-sleeping con il bed sharing, ma non sono esattamente la stessa cosa. Si parla di co-sleeping quando i genitori dormono nel proprio letto e il bambino dorme in una culla o in un lettino attaccato al letto. Mentre il bed sharing, in italiano “condivisione del letto”, avviene quando il neonato dorme nel lettone assieme ai genitori.

Co-sleeping o bed sharing

I neo genitori traggono molti benefici dal co-sleeping: garantisce la sicurezza del bambino, riduce la distanza mamma-neonato, facilita l’allattamento notturno e la risposta alle richieste di vicinanza espresse dal bambino e, infine, minimizza i risvegli notturni.

Condividendo lo stesso letto, invece, si incorrono a fattori di rischio maggiori, soprattutto nei primi 4 mesi di vita del bambino, ma con i giusti accorgimenti suggeriti dall’American Academy of Pediatrics possiamo aumentare la sicurezza del neonato.

Un aiuto per lo sviluppo del sonno infantile?

I ricercatori specializzati in neurosviluppo infantile hanno opinioni diverse sul modo in cui i neonati regolano il loro riposo. Una ricerca condotta da Elaine S. Darry della Pennsylvania State University, considera il co-sleeping mamma-bambino una metodologia valida per regolarizzare il sonno del neonato e renderlo simile a quello di un adulto in tempo minore.

Sonno infantile

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Co-sleeping sì, ma fino a che età?

L’American Academy of Pediatrics raccomanda ai neo genitori di praticare il co-sleeping non oltre i 12 mesi del bambino. Ma niente paura! Con alcuni pratici consigli, possiamo facilitare la transizione dalla camera di mamma e papà alla cameretta.

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